La cristianizzazione di un rito pagano: ecco la Storia di San Valentino

San Valentino è la festa di coloro che si amano e si sostengono ogni giorno ma la storia che ha portato alla sua celebrazione è generalmente ignorata e solo pochi conoscono le sue vere origini.

Essa infatti risale al 496 d.C. quando papa Gelasio I decise di mettere un freno ai Lupercalia, antichi riti pagani  ispirati a Luperco, Dio della fertilità e fauno che sottoforma di lupa nutrì Romolo e Remo,  al fine di cristianizzare i suoi tipici festeggiamenti che, durante la giornata del 15 febbraio, consistevano nella creazione di coppie a caso unite a sorte ed a cui erano concessi, solo per quel giorno, piaceri e passioni senza impegno.

Al fine di spronare la fertilità, gli antichi romani tendevano ad inseguire le giovani donzelle per le vie della città, colpendole con strumenti come la frusta di pelle di capra, rituale doloroso ma ben accetto dalle donne che lo consideravano necessario per la buona sorte del futuro nascituro.

La scelta del Santo protettore pare si debba, invece, al famoso vescovo Valentino dell’ attuale località di Terni, che la leggenda vuole come noto paciere durante le liti degli amanti.

Si sa…ognuno conosce la propria storia e la plasma come preferisce.

Ciò che è evidente è come oggi essa sia diventata prima di tutto un business, capace di fruttare solo in Italia mille milioni di euro grazie a strumenti di Marketing che ne hanno fatto una data d’eccezione, irrinunciabile momento a due in cui dichiarare e confermare il proprio sentimento.

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