La “Gossip-terapia” che fa bene allo stress

Il pettegolezzo è considerato dagli esperti di comunicazione come uno strumento presente all’interno dei gruppi sociali e senza il quale, non sarebbe loro possibile continuare lo scambio comunicativo essenziale per l’esistenza del gruppo stesso.

Le dicerie riguardano spesso fatti relativi la vita altrui, mediante il cui commento e giudizio, l’individuo riesce a dare un peso ed un valore a quelle che sono le sue azioni, mettendosi dunque “a paragone” e, si spera, in discussione con il mondo: tale “voyeurismo comunicativo” avrebbe dunque come scopo quello di liberare colui che “sparla” dalle sue paure e dalle sue ansie rispetto all’oggetto in questione, sfamando quella curiosità di cui ognuno di noi è per natura portatore.

Visto così, il pettegolezzo perde, almeno in parte, quella sua comune connotazione negativa da cui è sempre stato caratterizzato per diventare “altruista”, in quanto finalizzato a collocare le varie azioni di coloro che ci stanno intorno come buone o sbagliate e, di conseguenza, a ridurre tensione e stress causati dall’ansia delle nostre.

Sulla scia di quanto affermato, uno studio condotto presso l’Università della California indurrebbe un gruppo di studiosi ad affermare che il gossip faccia bene alla salute e funzioni come cura per lo stress.

A tale scopo, sono stati scelti degli individui ed a questi è stata somministrata la visione di video in cui il proprio partner li tradiva: è stato così osservato che, il battito cardiaco di coloro a cui era data la possibilità di segnare su un foglio le azioni negative dell’ altro, sfogando la rabbia, calava quanto più gli era permesso di esprimerla, a differenza degli altri la cui tensione era di gran lunga maggiore.

Il pettegolezzo sarebbe dunque addirittura salutare se non maligno ma semplicemente vissuto come valvola di sfogo rispetto alla sana esaltazione delle  nostre qualità, aiutando a prevenire le eventuali azioni negative “top secret” .

 

 

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