Abituati sin da piccoli a vedere il matrimonio come coronamento della vita di coppia, in molti entrano in crisi pensando al “dopo”. Cosa succede dopo il sì ? Non è facile rispondere a questa domanda soprattutto se non si ha una visione infantile della vita matrimoniale.
Passata la fase del “il mio partner è perfetto” si inizia una fase di conoscenza ulteriore che può avvenire solo con la convivenza: alle volte si sente la mancanza di certezze, altre volte si ha bisogno di evadere dalla routine quotidiana ed è in questi momenti che i partner rischiano di commettere gravi errori: se il coniuge chiede maggiori sicurezze sarebbe necessario un dialogo più profondo per comprendere la natura delle sue incertezze.
Se invece il coniuge sente la necessità di stravolgere la propria quotidianità si può proporre un’attività nuova da svolgere magari insieme, ma se il problema fosse l’eccessiva presenza di uno dei due partner nella vita dell’altro, allora si dovrebbe osservare con estrema oggettività la questione, valutando, se davvero fosse così, la possibilità di una maggiore autonomia. L’unica chiave per un rapporto sereno e duraturo è senza dubbio l’equilibrio e non lasciarsi sdopraffare dall’ansia prematrimoniale.