L’Europa chiama l’Italia e chiede di fare un passo avanti: l’Unione europea ha ribadito allo Stato italiano la necessità di aprire alle unioni civili e ai matrimoni gay.
Il decreto legge che si occupa delle unioni civili è però fermo alla commissione del Senato a causa del continuo ostruzionismo del centrodestra guidato da Giovanardi.
Il Parlamento europeo ha chiesto ufficialmente oggi a nove Stati membri dei 28 che formano l’Unione, di valutare la possibilità di offrire alle coppie omosessuali delle istituzioni giuridiche adeguate quali “la coabitazione, le unioni di fatto registrate e il matrimonio”.
Allo stesso tempo l’Europa condanna fermamente la discriminazione e la violenza nei confronti degli omosessuali, e invita a sanzionare le cariche publiche che insultino o violino i diritti dei gay.