Food design

Food design

Il look di ciò che mangiamo è un aspetto importante dei piaceri della cucina e, da qualche anno a questa parte, è anche oggetto di studi coscienziosi: nasce così il food design. Ecco i mestieri che si occupano del lato fotogenico di ortaggi, dolci, snack e altri generi alimentari.

Dice l’adagio popolare: “Anche l’occhio vuole la sua parte”. Mai come quando si tratta di cibo e di cucina.

C’è una bella differenza tra una mesta insalatina consumata in un contenitore di plastica e lo stesso cibo adeguatamente valorizzato da una presentazione come si deve. Il food design non è certo una cosa nuova e l’aspetto di ciò che veniva portato in tavola ha sempre contato – basti pensare alla pasticceria, o ai pani festivi di tante parti d’Italia.

Ma in questi anni, particolarmente, ha conosciuto un grandissimo favore, uscendo dalle cucine e facendo diventare l’aspetto di ciò che mangiamo una vera e propria arte a sé stante.

Lapubblicità ha fatto la sua parte in questo processo, mostrando cibi dall’aspetto invitante, dai colori saturi ma non sempre veritieri.

Non solo cibo dall’aspetto sfavillante, ma ingannevole: il food design si dedica anche alla riscoperta e alla valorizzazione dei sapori, del cibo biologico, sostenibile e a chilometri zero, non solo all’appagamento dell’occhio.

<!--:it-->Colori e tende<!--:--><!--:en-->Colours and curtains<!--:--><!--:fr-->Colori e tende<!--:-->

Colori e tendeColours and curtainsColori e tende

Si deve partire dall’osservazione della finestra da addobbare e si deve tener conto dalla forma e dalle misure della finestra.
E bene tener conto sempre dell’ambiente, dell’arredamento presente, dello stile, degli spazi e quindi delle misure.
Tutto questo per poter realizzare una selezione dei tessuti e delle coloriture mai casuale, ma sempre secondo una logica specifica legata alla scelta del tipo di tenda e dell’ambiente in cui va inserita.
L’individuazione del modello di tendaggio permette la selezione automatica dei tessuti più adatti per la sua realizzazione; la qualità del tessuto e del meccanismo ne determineranno la migliore riuscita. Il Materiale usato per le tende è generalmente il puro cotone, ma esistono anche tessuti in cotone misto a rayon o poliestere.

Esistono diversi tipi di lavorazione delle tende, di quale dipende il prezzo delle tende.
Righe, quadrettature, soggetti floreali, broccati, disegni geometrici, ramages classici, temi infantili sono i disegni più frequentemente usati.
Esistono diversi tipi di lavorazione delle tende, di quale dipende il prezzo delle tende.
ll mercato europeo è sviluppato soprattutto in Francia (Lione e St.Etienne), Spagna (Barcellona e Madrid), e Italia (Firenze, Napoli, e il Casertano) e i prodotti sono di qualità e prezzo superiore. La ragione dei costi elevati deriva anche dal fatto che in Europa si predilige la produzione artigianale, pur se organizzata in maniera industriale.It’s important always to pay attention to the ambient, to the design, to the style and measures of window.

All this to create a selection of fabric and colours that will follow a logic related to the choice of curtain and the ambient in which you will put it.

Select a model permit to choose a fabric and the quality determinate the best result. Usually for curtains the most used fabric is the cotton, but there are also fabric like a mix of cotton and rayon or polyester.

There are also various kind of manufacturing, from that depend the cost. Rules, squares, flowers, geometrical drawing, classic ramages are the most used themes.

The European market had developed especially in France (Lione and St.Etienne),Spain(BarcelonaandMadrid),  andItaly(Florence,NaplesandCaserta).

The prices are higher because here curtains are hand made, even if are organized in industrial way.Si deve partire dall’osservazione della finestra da addobbare e si deve tener conto dalla forma e dalle misure della finestra.
E bene tener conto sempre dell’ambiente, dell’arredamento presente, dello stile, degli spazi e quindi delle misure.
Tutto questo per poter realizzare una selezione dei tessuti e delle coloriture mai casuale, ma sempre secondo una logica specifica legata alla scelta del tipo di tenda e dell’ambiente in cui va inserita.
L’individuazione del modello di tendaggio permette la selezione automatica dei tessuti più adatti per la sua realizzazione; la qualità del tessuto e del meccanismo ne determineranno la migliore riuscita. Il Materiale usato per le tende è generalmente il puro cotone, ma esistono anche tessuti in cotone misto a rayon o poliestere.

Esistono diversi tipi di lavorazione delle tende, di quale dipende il prezzo delle tende.
Righe, quadrettature, soggetti floreali, broccati, disegni geometrici, ramages classici, temi infantili sono i disegni più frequentemente usati.
Esistono diversi tipi di lavorazione delle tende, di quale dipende il prezzo delle tende.
ll mercato europeo è sviluppato soprattutto in Francia (Lione e St.Etienne), Spagna (Barcellona e Madrid), e Italia (Firenze, Napoli, e il Casertano) e i prodotti sono di qualità e prezzo superiore. La ragione dei costi elevati deriva anche dal fatto che in Europa si predilige la produzione artigianale, pur se organizzata in maniera industriale.

Bomboniere solidali: come rendere ancora più speciale il giorno del si

Bomboniere solidali: come rendere ancora più speciale il giorno del si

Lasciare un ricordo del giorno più bello della vostra vita e fare beneficenza allo stesso tempo?

Tutto questo è possibile.

Molte infatti sono le organizzazioni umanitarie che consentono agli sposi la possibilità di sostituire l’acquisto dei classici oggettini che solitamente accompagnano i confetti con una donazione a sostegno di diversi progetti benefici

Un segnale tangibile a testimonianza di una grande sensibilità nei confronti di chi è in difficoltà che rende ancora più speciale questo giorno indimenticabile.

Diverse sono le possibilità previste per gli sposi. Questi infatti possono devolvere l’intero importo che avrebbero speso per l’acquisto delle bomboniere direttamente alle associazioni ONLUS,  oppure, per quelli che non vogliono rinunciare a lasciare un ricordo materiale del giorno del loro matrimonio, è possibile acquistare le cosiddette bomboniere solidali, accompagnate da un cartoncino personalizzato che attesta la donazione fatta dai festeggiati all’associazione.

Molte sono le associazioni che prevedono tali attività tra cui Unicef, Amici dei bambini, Amnesty International, Mondo Nuovo, Famiglia Insieme.

Un modo per attribuire alle occasioni migliori della vita un significato ancora più profondo, per chi vuole condividere un momento di gioia in modo speciale.

Il rito religioso

Il rito religioso

 La scelta di celebrare il proprio matrimonio secondo il rito cattolico era, fino a qualche tempo fa, più una scelta obbligata, una convenzione da rispettare.
Oggi, in seguito al numero crescente di unioni civili e di convivenze, la scelta di celebrare il sacramento sembra più consapevole, più ragionata all’interno della coppia.
Per il matrimonio religioso è prudente dare inizio alle pratiche e alla raccolta dei documenti necessari almeno 6 mesi prima della data voluta. Tale arco temporale potrebbe ulteriormente allungarsi nel caso in cui la chiesa scelta non sia la parrocchia di appartenenza di uno dei due futuri sposi, o in casi in cui siano necessarie dispense speciali.

La pratica matrimoniale inizia con la scelta della parrocchia presso la quale si seguirà il corso prematrimoniale, si farà il giuramento e verranno affisse le pubblicazioni religiose. Tale parrocchia potrà essere quella di lei, quella di lui o quella legata alla residenza dove i novelli sposi andranno ad abitare. Anche se poi ci si sposerà altrove, sarà il parroco di una di queste chiese a fare le pratiche.
Il corso prematrimoniale di preparazione al sacramento dura circa due mesi, e consta di una decina di incontri tra coppie in procinto di sposarsi e il sacerdote della parrocchia scelta, con spesso interventi di educatori e di altre coppie della comunità già sposate. Oggi tali corsi tendono a non essere di carattere tecnico, fatti di ricette o istruzioni per l’uso, ma incentrati sul cercare di capire il significato del matrimonio, sul fare un cammino di coppia e di gruppo ponendosi domande che spesso non si ha il tempo di porsi, ad esempio sul senso della vita di una nuova famiglia. Per molti il corso di preparazione al matrimonio è l’occasione per riallacciare un rapporto che si è interrotto dopo il catechismo giovanile, magari per gli impegni di studio o di lavoro: il corso prematrimoniale si trova quindi spesso a dover dare non solo il senso del matrimonio ma il senso dell’intera vita di fede, ad affrontare un catechismo adulto, diverso da quello lasciato da bambini nella preparazione della Comunione. Tante coppie, inizialmente avvicinatesi al corso di preparazione al matrimonio con diffidenza, talvolta pronte solo a pagare il pedaggio di questi incontri che si è “obbligati a fare”, oltre ai tanti altri impegni da sbrigare per preparare il matrimonio, si sono trovate a mutare atteggiamento a seguito di questi interventi che permettono di affrontare il matrimonio e l’altra persona in maniera più profonda.

<!--:it-->Il corredo della sposa <!--:--><!--:en-->The trousseau<!--:--><!--:fr-->Il corredo della sposa <!--:-->

Il corredo della sposa The trousseauIl corredo della sposa

Il corredo si acquista quando la casa è pronta, in modo da sceglierlo in accordo con gli arredi. Resta comunque compito della sposa e una spesa della famiglia di lei. In epoche passate, lo sposo non doveva sostenere spese per l’abbigliamento della moglie per tutto il primo anno di matrimonio e quindi la famiglia di lei forniva gli abiti, biancheria e accessori. Nel ‘700, per una sposa di sangue blu, erano indispensabili 85 paia di guanti, tra corti e lunghi. Elisabetta di Baviera, la principessa Sissi, quando sposò Francesco Giuseppe d’Austria venne criticata perché aveva un corredo misero: 20 dozzine di paia di guanti, 14 dozzine di paia di calze e 113 paia di scarpe! Un tempo era una voce importante del matrimonio, a cui la madre della sposa si dedicava sin dai primi anni di vita della figlia. Le lenzuola di puro lino venivano ricamate a mano con pazienza infinita, le tovaglie di fiandra erano abbellite da orli a giorno, ricami e così via. Oggi i negozi di biancheria offrono una gamma di articoli capace di soddisfare tutti i gusti e le esigenze, il bianco ha ceduto in molti casi il campo a tessuti colorati, allegri e raffinati in grado di completare ogni arredamento.

Cosa non deve mancare nel corredo di una sposa

 

 

Corredo per il letto matrimoniale
Completi di lenzuola di sopra, di sotto e federe, di cotone e di lino; coperta di lana pesante; coperta in cotone;piumino o trapunta; copripiumino con federe e copriletto.

Corredo per il bagno
Set di asciugamani, grandi, piccoli e per ospiti,di spugna e di lino;teli da bagno e per la doccia;accappatoi; tappetini.

Corredo per la tavola
Tovaglie di cotone stampato e di lino ricamate,tonde e rettangolari, complete di tovaglioli;mollettone; set di tovagliette all’americana;centrini per vassoi e portavivande;tovagliette da té. 

 

 The trousseau is bought when the house is ready, so you can choose it according to the design.

This is a duty of the bride and her family.

In the past, the groom did not afford costs for the clothes of her wife for all the fist year of marriage, so her family gave to her all that she needed.

Today shops offers a grate choice of products to satisfy all tastes and needs. The white colour give its place to other colours capable of complete every kind of design.Il corredo si acquista quando la casa è pronta, in modo da sceglierlo in accordo con gli arredi. Resta comunque compito della sposa e una spesa della famiglia di lei. In epoche passate, lo sposo non doveva sostenere spese per l’abbigliamento della moglie per tutto il primo anno di matrimonio e quindi la famiglia di lei forniva gli abiti, biancheria e accessori. Nel ‘700, per una sposa di sangue blu, erano indispensabili 85 paia di guanti, tra corti e lunghi. Elisabetta di Baviera, la principessa Sissi, quando sposò Francesco Giuseppe d’Austria venne criticata perché aveva un corredo misero: 20 dozzine di paia di guanti, 14 dozzine di paia di calze e 113 paia di scarpe! Un tempo era una voce importante del matrimonio, a cui la madre della sposa si dedicava sin dai primi anni di vita della figlia. Le lenzuola di puro lino venivano ricamate a mano con pazienza infinita, le tovaglie di fiandra erano abbellite da orli a giorno, ricami e così via. Oggi i negozi di biancheria offrono una gamma di articoli capace di soddisfare tutti i gusti e le esigenze, il bianco ha ceduto in molti casi il campo a tessuti colorati, allegri e raffinati in grado di completare ogni arredamento.

Cosa non deve mancare nel corredo di una sposa

 

 

Corredo per il letto matrimoniale
Completi di lenzuola di sopra, di sotto e federe, di cotone e di lino; coperta di lana pesante; coperta in cotone;piumino o trapunta; copripiumino con federe e copriletto.

Corredo per il bagno
Set di asciugamani, grandi, piccoli e per ospiti,di spugna e di lino;teli da bagno e per la doccia;accappatoi; tappetini.

Corredo per la tavola
Tovaglie di cotone stampato e di lino ricamate,tonde e rettangolari, complete di tovaglioli;mollettone; set di tovagliette all’americana;centrini per vassoi e portavivande;tovagliette da té. 

 

 

<!--:it-->Illuminazioni e luci<!--:--><!--:en-->Illuminations and lights<!--:--><!--:fr-->Illuminazioni e luci<!--:-->

Illuminazioni e luciIlluminations and lightsIlluminazioni e luci

Le fonti di illuminazione di nuova generazione, oltre ad essere un elemento decorativo, nascondono un elevato contenuto tecnologico. La qualità dei materiali e la ricerca sottesa ai progetti, inoltre, le rendono soluzioni rispettose dell’habitat e delle problematiche energetiche.

Con lampade da tavolo, a sospensione, da parete e da terra, l’illuminazione nelle nostre case serve a definire gli spazi, ci accompagna nei gesti quotidiani, ma conferisce anche carattere e personalità all’ambiente.
Accanto alla tecnologia, dunque, balza in primo piano l’estetica degli apparecchi illuminanti, a cui è chiesto di essere non solo strumenti funzionali al servizio del nostro comfort, ma anche veri e propri complementi d’arredo, specchio anch’essi dell’evoluzione del gusto e delle tendenze del design.

La luce, dunque, ha anche una funzione decorativa e può essere utilizzata per mettere in risalto un oggetto, una pianta o un quadro: concentrata ma discreta, deve provenire da fonti invisibili (un faretto diretto verso un tavolo, un tubo fluorescente in una plafoniera sopra una finestra o sotto una mensola). Attenzione ai contrasti, che non devono essere mai troppo marcati, perché provocherebbero disturbi alla vista; ne è un esempio quello esistente tra la televisione e il resto della stanza, che non deve essere mai completamente buia quando la Tv è accesa. Un apparecchio con lampadina a basso consumo è l’accessorio ideale. Non dimentichiamo che anche le piante, elemento decorativo presente nella gran parte delle nostre case, hanno bisogno di molta luce: quella elettrica rappresenta il giusto compendio all’illuminazione naturale: per evitare che la pianta si secchi occorre collocare la sorgente luminosa ad una distanza di almeno 30 cm.

Tra i lumi moderni ve ne sono molti in materiale sintetico, in carta di riso, in tessuto trattenuto da un leggero scheletro in metallo o in materiale plastico. Una lampada ideale per illuminare il tavolo da pranzo è quella a cono aperto o a semisfera. Se il cono è troppo dilatato, è facile che la luce disturbi la vista di chi siede a tavola: in questo caso si dovrà usare una lampadina argentata o lattiginosa. L’inconveniente è superato se si usa una lampada a doppia riflessione, cioè alla semisfera superiore se ne oppone una seconda che nasconde la lampadina.
Nei locali in cui il tavolo da pranzo non occupa una sede ben definita (tavoli pieghevoli o usati nelle altre ore per un altro scopo) si può ricorrere a un lume a piede o a una lampada a braccio che sporge dalla parete. La zona conversazione del soggiorno va illuminata con luce diffusa, cioè saranno preferite lampade da tavolo o da terra sistemate ai lati del divano o sulla diagonale rispetto all’angolo conversazione. I lumi da terra e quelli da tavolo possono avere altezze diverse e ingombri diversi: dipende anche dalla zona a cui sono destinati. Certe lampade a stelo fili forme con piccolo riflettore orientabile stanno bene se sono slanciate, alte 180-200 cm da terra: dato il loro ridottissimo ingombro, sono da sistemare dove manca spazio. Altre lampade, quasi sculture luminose, hanno bisogno di più « libertà» perchè il loro volume è maggiore: questo tipo di lume raggiunge il metro, il metro e venti di altezza.

 The new kind of illumination is a decorative element and is also very technologic. The quality of materials and the continuous research are very important to help with the energetic problems.

Illumination of our houses can define spaces, accompany us in the quotidian life and give character and personality to the ambient. Beside the technology there is the aesthetic of the devices, that have to be functional and beauty.

So, the light is also decorative and could be used to show up an object, a plant or a painting. Remember that the contrasts don’t have to be too definite, because could cause trouble to your eyesight.

Don’t forget that also plants need a lot of light, but you have to remember to put the light at least30 cmfar from the plant, otherwise it will dry out.Le fonti di illuminazione di nuova generazione, oltre ad essere un elemento decorativo, nascondono un elevato contenuto tecnologico. La qualità dei materiali e la ricerca sottesa ai progetti, inoltre, le rendono soluzioni rispettose dell’habitat e delle problematiche energetiche.

Con lampade da tavolo, a sospensione, da parete e da terra, l’illuminazione nelle nostre case serve a definire gli spazi, ci accompagna nei gesti quotidiani, ma conferisce anche carattere e personalità all’ambiente.
Accanto alla tecnologia, dunque, balza in primo piano l’estetica degli apparecchi illuminanti, a cui è chiesto di essere non solo strumenti funzionali al servizio del nostro comfort, ma anche veri e propri complementi d’arredo, specchio anch’essi dell’evoluzione del gusto e delle tendenze del design.

La luce, dunque, ha anche una funzione decorativa e può essere utilizzata per mettere in risalto un oggetto, una pianta o un quadro: concentrata ma discreta, deve provenire da fonti invisibili (un faretto diretto verso un tavolo, un tubo fluorescente in una plafoniera sopra una finestra o sotto una mensola). Attenzione ai contrasti, che non devono essere mai troppo marcati, perché provocherebbero disturbi alla vista; ne è un esempio quello esistente tra la televisione e il resto della stanza, che non deve essere mai completamente buia quando la Tv è accesa. Un apparecchio con lampadina a basso consumo è l’accessorio ideale. Non dimentichiamo che anche le piante, elemento decorativo presente nella gran parte delle nostre case, hanno bisogno di molta luce: quella elettrica rappresenta il giusto compendio all’illuminazione naturale: per evitare che la pianta si secchi occorre collocare la sorgente luminosa ad una distanza di almeno 30 cm.

Tra i lumi moderni ve ne sono molti in materiale sintetico, in carta di riso, in tessuto trattenuto da un leggero scheletro in metallo o in materiale plastico. Una lampada ideale per illuminare il tavolo da pranzo è quella a cono aperto o a semisfera. Se il cono è troppo dilatato, è facile che la luce disturbi la vista di chi siede a tavola: in questo caso si dovrà usare una lampadina argentata o lattiginosa. L’inconveniente è superato se si usa una lampada a doppia riflessione, cioè alla semisfera superiore se ne oppone una seconda che nasconde la lampadina.
Nei locali in cui il tavolo da pranzo non occupa una sede ben definita (tavoli pieghevoli o usati nelle altre ore per un altro scopo) si può ricorrere a un lume a piede o a una lampada a braccio che sporge dalla parete. La zona conversazione del soggiorno va illuminata con luce diffusa, cioè saranno preferite lampade da tavolo o da terra sistemate ai lati del divano o sulla diagonale rispetto all’angolo conversazione. I lumi da terra e quelli da tavolo possono avere altezze diverse e ingombri diversi: dipende anche dalla zona a cui sono destinati. Certe lampade a stelo fili forme con piccolo riflettore orientabile stanno bene se sono slanciate, alte 180-200 cm da terra: dato il loro ridottissimo ingombro, sono da sistemare dove manca spazio. Altre lampade, quasi sculture luminose, hanno bisogno di più « libertà» perchè il loro volume è maggiore: questo tipo di lume raggiunge il metro, il metro e venti di altezza.

 

<!--:it-->Frigoriferi<!--:--><!--:en-->Fridges<!--:--><!--:fr-->Frigoriferi<!--:-->

FrigoriferiFridgesFrigoriferi

L’elettrodomestico  più usato al mondo è il frigorifero.
Di frigoriferi se ne possono trovare di tutti i tipi: con grandi congelatori, con reparti separati di refrigerazione e a 0° C, dove gli alimenti possono essere conservati al meglio grazie a temperature differenziate .
All’interno lo spazio è studiato al meglio e separato da ripiani spostabili anche in vetro; in genere sono presenti uno o più  cassetti di diverse dimensioni, quelli di ultimo tipo hanno nelle ante  comandi digitali esterni per  regolare la giusta temperatura e mantenere al meglio alimenti e bevande.
Nelle cucine non manca mai il frigorifero che può essere: a vista ( oltre ai classici bianchi o acciaio se ne trovano di qualsiasi colore) o ad incasso per cui diventa un vero e proprio mobile inserito tra i vari blocchi della cucina componibile

I moderni frigoriferi sono dotati di no frost integrale che sostituisce  il freddo classico e statico. Questo metodo di raffreddamento si basa sulla circolazione continua di aria fredda  sia all’interno del frigorifero che nel congelatore, per una maggiore stabilità della temperatura.
Riducendo l’umidità  si elimina il problema dello sbrinamento e si avrà  così un ambiente più adatto alla conservazione degli alimenti.
Regola importante per un buon rendimento del frigorifero  e per la sicurezza  in genere è quello di dotare  la presa  di contatto a terra, l’apparecchio inoltre deve essere posizionato in un luogo areato sia per un facile raffreddamento del congelatore, sia  per contenere i consumi ed evitare la formazione della brina sull’ evaporatore.
È assolutamente sconsigliabile inserire cibi  fumanti e bevande calde.
Il marchio IMQ  garantisce a questo elettrodomestico sicurezza e una buona prestazione.The fridge is the most used electro domestic.

There are a lot of kind of fridges: whit big freezers, with separated sections of refrigeration, etc.

The space is studied and separated by counters top and drawers of different sizes. In a kitchen can’t never be a lack of a fridge!

The modern fridges have the no frost system that is based on the continuous circulation of cold air also in the fridge and in the freezer to give stability to temperature.

The humidity is less and the ambient become ideal to preserve aliments.

It is important to avoid to put hot food and drink in it.

The IMQ mark guarantee security and quality to the fridge.L’elettrodomestico  più usato al mondo è il frigorifero.
Di frigoriferi se ne possono trovare di tutti i tipi: con grandi congelatori, con reparti separati di refrigerazione e a 0° C, dove gli alimenti possono essere conservati al meglio grazie a temperature differenziate .
All’interno lo spazio è studiato al meglio e separato da ripiani spostabili anche in vetro; in genere sono presenti uno o più  cassetti di diverse dimensioni, quelli di ultimo tipo hanno nelle ante  comandi digitali esterni per  regolare la giusta temperatura e mantenere al meglio alimenti e bevande.
Nelle cucine non manca mai il frigorifero che può essere: a vista ( oltre ai classici bianchi o acciaio se ne trovano di qualsiasi colore) o ad incasso per cui diventa un vero e proprio mobile inserito tra i vari blocchi della cucina componibile

I moderni frigoriferi sono dotati di no frost integrale che sostituisce  il freddo classico e statico. Questo metodo di raffreddamento si basa sulla circolazione continua di aria fredda  sia all’interno del frigorifero che nel congelatore, per una maggiore stabilità della temperatura. 
Riducendo l’umidità  si elimina il problema dello sbrinamento e si avrà  così un ambiente più adatto alla conservazione degli alimenti.
Regola importante per un buon rendimento del frigorifero  e per la sicurezza  in genere è quello di dotare  la presa  di contatto a terra, l’apparecchio inoltre deve essere posizionato in un luogo areato sia per un facile raffreddamento del congelatore, sia  per contenere i consumi ed evitare la formazione della brina sull’ evaporatore.
È assolutamente sconsigliabile inserire cibi  fumanti e bevande calde. 
Il marchio IMQ  garantisce a questo elettrodomestico sicurezza e una buona prestazione.

Paggetti e damigelle

Paggetti e damigelle

La scelta di avere al proprio matrimonio Damigelle e Paggetti, è una tradizione tipicamente anglosassone.
Negli Stati Uniti, ad esempio, è tradizione far partecipare alla cerimonia come damigelle le amiche o le sorelle, in Italia, invece, la sposa sceglie come paggetti o damigelle i propri nipoti, cuginetti o figli di amici, anche se vi è eccezione, per qualcuna che desidera avere al proprio fianco un’amica, come damigella, per consigliarla e starle vicino in giorno così importante.

Possono fare da paggetti o damigelle due più bambini, preferibilmente di numero pari, che vanno da un età compresa tra i quattro e gli otto anni, l’età giusta, perché i bambini più piccoli, potrebbero non trovarsi a loro agio nel ruolo, e, non potrebbero comportarsi come richiesto. La damigella apre il corteo nuziale reggendo un cestino colmo di petali di fiori, che lascia cadere al passaggio della sposa, o in alternativa un piccolo bouquet.

E’ accompagnata dal paggetto, che sorregge il cuscino con le fedi, un incarico che, per ragioni pratiche, è preferibile assegnare a un bambino di almeno sei anni.

Terminata la cerimonia, paggetti e damigelle riaprono il corteo nuziale per l’uscita dalla Chiesa. Ma il loro contributo non si esaurisce qui. Durante il ricevimento sono chiamati ad aiutare gli sposi nella distribuzione di bomboniere e confetti. Come devono vestirsi damigelle e paggetti? In sintonia con lo stile della sposa e della cerimonia, nel segno del buon gusto, ma anche della comodità. E’ la sposa infatti che guida la scelta degli abiti di damigelle e paggetti e del bouquet, contribuendo alla spesa o facendosene carico. In tal caso gli abiti possono essere uguali per tutti.

Se la sposa indossa un abito al ginocchio, le damigelle devono indossare abiti non lunghi. Se la sposa veste in lungo, altrettanto faranno le damigelle. Per le cerimonie invernali è particolarmente indicato come tessuto un classico velluto, verde inglese o rosso rubino, ma anche un taffettà scozzese o una flanella in tinta unita grigia o bianco avorio.

In estate la scelta ideale è il cotone, con tinte pastello, i fiorati di mussola o i Vicky di cotone, resi più preziosi dal sangallo. Per le damigelle di preferenza abitini a vita alta, sempre eleganti e pratici, e una coroncina di fiori in testa o un nastro di raso completerà l’insieme. I maschietti indosseranno pantaloni all’inglese, se al di sotto dei sei anni, oppure lunghi se più grandi, con camicia bianca e cardigan.

Qualunque sia la scelta, il must è mantenere un legame con l’abito della sposa: un particolare che trasmetta il senso di armonia nello stile e nei colori.

Scatti indimenticabili

Scatti indimenticabili

Non è facile scegliere a chi affidare il compito di fotografare un matrimonio.  Anche se saranno in  molti, tra parenti e amici, a offrirsi come fotografi o cineaoperatori, per essere sicuri del risultato finale è necessario affidarsi ad un professionista che possa assicurare un buon risultato, trovando un giusto equilibrio tra tecnica e creatività, tradizione e innovazione. (altro…)

Per una sposa scaramantica

Per una sposa scaramantica

Molte sono le tradizioni legate al giorno del matrimonio.  Alcune di queste rasentano la superstizione,  altre rappresentano più che altro un modo scherzoso per sublimare la tensione ed alleggerire l’ansia. Molti le osservano minuziosamente, altri non vi danno peso. Fatto sta che si sono talmente consolidate nel corso del tempo, da diventare delle vere e proprie abitudini. Nel giorno del sì, la tradizione vuole che la sposa indossi qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di colore blu.

Il vecchio rappresenta il legame con la propria famiglia o comunque le esperienze da ragazza, trascorse prima di convolare alle nozze. Può essere di buon augurio indossare ad esempio un vecchio gioiello di famiglia, della madre o della nonna. L’oggetto nuovo rappresenta invece lo slancio verso il futuro, verso la nuova vita coniugale, augurio di fortuna e successo. L’accessorio usato viene, secondo la tradizione, regalato da un’amica, generalmente già sposata, proprio quale simbolo di scambio della felicità coniugale. Infine, il qualcosa di blu, secondo un’antica credenza di origine ebraica, rappresenta fedeltà e purezza. In passato tale accessorio era il più delle volte una fascia che avvolgeva la vita dell’abito nuziale, oggi è,spesso, una giarrettiera, data la difficoltà di abbinare qualcosa di blu all’abito.

La tradizione vuole inoltre che gli sposi non si vedano e non si parlino prima della cerimonia nuziale, né che al futuro sposo sia mostrato l’abito nuziale. Meno conosciuta è la credenza per cui la donna non può guardarsi allo specchio con l’abito nel giorno del matrimonio, se proprio non si resiste, si può farlo ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto.

Un’altra credenza molto carina è che se durante la cerimonia cade una fede, per scongiurare il litigio tra i due sposi, nessuno degli sposi o degli invitati deve chinarsi a raccoglierla, deve farlo il prete o l’ufficiale di stato civile. “Di Venere e di Marte né si sposa né si parte”, secondo la tradizione, il martedì è il giorno di Marte, dio della guerra mentre il venerdì, secondo la cabala, è il giorno degli spiriti maligni. Ultimamente, però,  i matrimoni di venerdì si sono moltiplicati anche grazie al fatto che è quest’ultimo è considerato il giorno più romantico per eccellenza, protetto da Venere, dea dell’amore e dell’armonia.

Infine un altro proverbio afferma: “sposa bagnata sposa fortunata”, la pioggia è simbolo, infatti, di abbondanza e prosperità ma piuttosto tale detto  può apparire un modo gentile per consolare gli sposi per la mancata fortuna nella scelta di una giornata soleggiata.

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