Luna di miele in Lapponia: due cuori e… un igloo

Luna di miele in Lapponia: due cuori e… un igloo

Luna di miele in Lapponia: due cuori e... un igloo

Quale meta più romantica della Lapponia finlandese per trascorrere la propria luna di miele natalizia? Nella lontana regione dei tunturi è possibile ammirare paesaggi fiabeschi avvolti dalla natura, visitare la casa di Babbo Natale e il castello di neve, conoscere cultura e tradizioni dei Sami, fare crociere in rompighiaccio, safari in motoslitta, sci di fondo, escursioni con cani husky e renne e pernottare in igloo di ghiaccio. A pochi passi dall’Arctic Resort Kakslauttanen, infatti, a dicembre di ogni anno viene costruito il Villaggio degli Igloo costituito da 20 “abitazioni” in ghiaccio dove trascorrere una notte da sogno tra suggestivi riflessi di luce, adagiati su pelli di renna e protetti da confortevoli sacchi a pelo. La temperatura interna è mantenuta costantemente tra i 3 ed i 6 gradi sottozero e i bagni si trovano a pochi passi dagli igloo, in un ambiente riscaldato.

Nel villaggio degli igloo è, inoltre, possibile visitare un’interessante esposizione con sculture di ghiaccio realizzate da artisti lapponi ed internazionali e pernottare in originalissimi igloo con la cupola in vetro, riscaldati e con servizi privati, da dove osservare il cielo stellato e lo straordinario fenomeno dell’aurora boreale.

Fiori e addobbi

Fiori e addobbi

Fiori e addobbi

Costituisce il lavoro più delicato e più importante per il fiorista, che dovrà esprimere tutta la sua creatività pur tenendo in debito conto l’architettura del luogo sacro e l’illuminazione degli spazi.

In chiesa non dovrebbero mai mancare un bel cesto di fiori sull’altare maggiore, ove verrà celebrato il rito nuziale, una composizione più grande alla sua base davanti agli sposi e alcune composizioni più piccole sulle balaustre. Si potranno poi adornare l’eventuale cappella più importante, le panche della navata principale, quelle della zona del coro e l’ingresso, purché non sia già valorizzato diversamente. Lo stile delle composizioni floreali deve abbinarsi, naturalmente, alla grandezza e allo stile artistico della chiesa stessa: mentre le chiese di piccole dimensioni esigono piccole e discrete composizioni che rispettino ed esaltino i colori dell’ambiente, le chiese più grandi possono “sminuire” le piccole creazioni e quindi “richiedono” piante, tralci o composizioni floreali senz’altro più sontuose. In relazione allo stile, poi, per una chiesa romanica si potrà prediligere una creazione che si adatti alla essenzialità del luogo con fiori semplici e non troppo abbondanti, mentre per una chiesa dallo stile barocco è preferibile orientarsi verso scenari più suggestivi e romantici, con arredi e drappeggi particolarmente curati.

 

La torta nuziale, che bontà!

La torta nuziale, che bontà!

La torta nuziale, che bontà!

La torta nuziale fa la sua comparsa in Italia negli anni Venti, introdotta dagli U.S.A. e dalla Gran Bretagna. Non si hanno ricordi nelle cronache dei secoli precedenti, anche se probabilmente la tradizione affonda le sue origini nell’antichità. Nell’antica Roma si usava donare alla donna un dolce di miele e frutta come augurio di fertilità e di prole numerosa e nelle civiltà del passato regalare un dolce significava sacrificare la parte più nobile del cibo per darla agli altri. La torta nuziale viene portata a fine pranzo, posizionata davanti agli sposi intera ed il taglio sancisce il momento della condivisione.
Il primo taglio viene iniziato dallo sposo (con la mano di lei posata sulla sua), e terminato dalla sposa che servirà poi la prima fetta al marito, gesto che simboleggia la promessa di stare insieme tutta la vita, poi alla suocera, alla mamma, al suocero, al padre e ai testimoni. Saranno poi i camerieri a servire gli altri invitati. La scelta della torta nuziale non ha regole particolari.  Si può optare per un classico Saint-Honoré, ma anche decidere per gli intramontabili millefoglie, mimosa, crostata con frutti di bosco, charlotte di frutta. La torta ad un solo piano, pur essendo dal punto di vista scenografico meno appariscente, risulta essere, negli ultimi tempi, la soluzione più apprezzata. Meglio se alta e con un diametro vicino al metro, la torta a un piano può essere personalizzata dandole una forma particolare richiamando soggetti quali per esempio un cuore, un fiore o le fedi intrecciate. Da notare come in ogni particolare riguardante la cerimonia e dunque anche la torta, ci sia un richiamo a significati simbolici: il cerchio , la forma circolare delle torte, simboleggia la protezione celeste evocata sugli sposi, così come l’anello rappresenta la promessa senza fine. Dopo il taglio si possono servire altri dolci come pasticcini, mousse, bavaresi, meringhe, macedonie e gelati . Insieme alla torta viene anche il momento del brindisi. Lo spumante o lo champagne serviti freschi ad una temperatura che va dai sei ai nove gradi nel classico bicchiere a calice sono un rito irrinunciabile.

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