Un tempo era roba da ricchi: con l’attore del momento che affittava castelli principeschi per decine di invitati, che potevano soggiornarvi anche per una settimana di seguito! Eppure, una delle tendenze più diffuse tra gli sposi “emigranti” è da sempre stata quella del matrimonio diluito in più giorni, a causa della lontananza dei parenti. Necessità e voglia di far diventare il proprio matrimonio un’esperienza indimenticabile anche per i parenti degli sposi sono quindi alla base di questo modo di impostare il ricevimento nuziale. Rimane fondamentale, da parte del wedding planner e degli sposi, mettersi nei panni degli invitati, per evitare il disastroso effetto tour de force. Un’ottima soluzione può essere quella di organizzare una cena pre-matrimonio con gli amici più stretti della coppia, mentre per i parenti sarà meglio il canonico pranzo nuziale. Sarà quindi cura dell’organizzatore quella di far trovare ai parenti che vengono da fuori istruzioni e suggerimenti sui luoghi più belli da visitare nelle vicinanze, in modo da evitare maratone a mò di cambi d’abito e “abbuffate” ipercaloriche.