Per una sposa scaramantica

Molte sono le tradizioni legate al giorno del matrimonio.  Alcune di queste rasentano la superstizione,  altre rappresentano più che altro un modo scherzoso per sublimare la tensione ed alleggerire l’ansia. Molti le osservano minuziosamente, altri non vi danno peso. Fatto sta che si sono talmente consolidate nel corso del tempo, da diventare delle vere e proprie abitudini. Nel giorno del sì, la tradizione vuole che la sposa indossi qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di colore blu.

Il vecchio rappresenta il legame con la propria famiglia o comunque le esperienze da ragazza, trascorse prima di convolare alle nozze. Può essere di buon augurio indossare ad esempio un vecchio gioiello di famiglia, della madre o della nonna. L’oggetto nuovo rappresenta invece lo slancio verso il futuro, verso la nuova vita coniugale, augurio di fortuna e successo. L’accessorio usato viene, secondo la tradizione, regalato da un’amica, generalmente già sposata, proprio quale simbolo di scambio della felicità coniugale. Infine, il qualcosa di blu, secondo un’antica credenza di origine ebraica, rappresenta fedeltà e purezza. In passato tale accessorio era il più delle volte una fascia che avvolgeva la vita dell’abito nuziale, oggi è,spesso, una giarrettiera, data la difficoltà di abbinare qualcosa di blu all’abito.

La tradizione vuole inoltre che gli sposi non si vedano e non si parlino prima della cerimonia nuziale, né che al futuro sposo sia mostrato l’abito nuziale. Meno conosciuta è la credenza per cui la donna non può guardarsi allo specchio con l’abito nel giorno del matrimonio, se proprio non si resiste, si può farlo ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto.

Un’altra credenza molto carina è che se durante la cerimonia cade una fede, per scongiurare il litigio tra i due sposi, nessuno degli sposi o degli invitati deve chinarsi a raccoglierla, deve farlo il prete o l’ufficiale di stato civile. “Di Venere e di Marte né si sposa né si parte”, secondo la tradizione, il martedì è il giorno di Marte, dio della guerra mentre il venerdì, secondo la cabala, è il giorno degli spiriti maligni. Ultimamente, però,  i matrimoni di venerdì si sono moltiplicati anche grazie al fatto che è quest’ultimo è considerato il giorno più romantico per eccellenza, protetto da Venere, dea dell’amore e dell’armonia.

Infine un altro proverbio afferma: “sposa bagnata sposa fortunata”, la pioggia è simbolo, infatti, di abbondanza e prosperità ma piuttosto tale detto  può apparire un modo gentile per consolare gli sposi per la mancata fortuna nella scelta di una giornata soleggiata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *