Non vogliamo assolutamente farvi cadere nello sconforto ma che ci si sposa di meno è ormai un dato assodato. Lo dico i dati Istat che nel biennio 2009-2010 è stato registrato un calo record delle nozze diminuite del ben 6% rispetto alla media annua. Il calo ha interessato un po’ tutto il paese, dal nord al sud. A deludere la tradizione Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e anche Campania ( una delle regioni in cui ci si sposava di più).
Le unioni di fatto, le convivenze e la nascita dei bebè nati fuori dal matrimonio aumentano in maniera considerevole ed hanno superato il mezzo milione.
La famiglia è cambiata assieme ai tempi. I giovani infatti tendono a rimanere a casa più a lungo con i genitori un po’perché affetti dalla sindrome di peter pan e un po’ a causa della difficoltà di trovare un lavoro e un posto stabile che assicuri un’indipendenza economica.
In questo modo si arriva sempre più tardi all’altare tant’è che l’età media è salita vertiginosamente tra i 33 e i 35 anni. Quando ci si sposa il rito che si sceglie è quello religioso soprattutto al sud dove la tradizione del’abito bianco e della chiesa tengono ancora duro.
Al Nord si preferisce invece il matrimonio civile (48%). Anche le seconde nozze calano e sono passate da 34.137 a 32.873 nel 2009.
Alla luce di questi dati sconfortanti si potrebbe pensare che i pochi matrimoni che avvengono durano tutta la vita, ma purtroppo così non è.
Quattro matrimoni su 10 infatti finiscono in tribunale. I motivi? I più disparati dalle normali liti coniugali a visioni della vita differenti.
Sarà che la ricetta per un matrimonio sereno e duraturo è semplicemente un pizzico di “follia” in più?