State per sposarvi, state cercando l’idea e il tema da dare al fatidico giorno, sembra impossibile capire esattamente cosa si voglia e come lo si possa realizzare, ma impossibile non è. Respirate e cominciate a pensare alle cose più semplici, che vi rendono felici.
La storia di Filippo e Luna comincia così il loro colore preferito da sempre è il verde, in tutte le sue tonalità e sfumature.
Il verde gioia, il verde d’ allegria, allora perchè non approfittarne per il giorno più bello.
Sorridere alla vita, credendo nella speranza non solo simbolica e metaforica per avvicinarsi all’idea che qualcosa dietro a quel simbolo ci sia per davvero?
Se solo ci riflettiamo afferma Filippo : “il verde è il colore più naturale che esista al mondo, gli alberi, i prati, le foglie, perché no, anche gli occhi. Cosa c’è in natura di più semplici e immediato del verde “.
“Quando abbiamo cominciato a pensare al matrimonio e nello specifico al festa e al rinfresco abbiamo deciso che questo non avrebbe dovuto nuocere a nessuno e per non far del male a nessuno, avremmo dovuto cominciare col mettere la natura in salvo da noi stessi e dalle nostre azioni”, sostiene Luna.
Quasi riprendendo il concetto leopardiano di – Natura Madre – che offre un rimedio all’uomo velando i suoi occhi alle sue effettive condizioni con l’immaginazione e l’illusione.
Così come gli uomini primitivi, gli umili, il fanciullino e gli antichi, sono felici perchè più vicini alla natura, quindi ignorano il loro reale stato. I moderni con la civiltà e con la ragione si sono allontanati dalla natura e quindi scoprono maggiormente la propria infelicità.